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LaserterapiaIl laser è uno strumento molto efficace per intervenire contro l'acene rosacea, almeno in tutti qui casi in cui i benefici arrecati superino gli eventuali effetti collaterali che possono avere luogo in alcune circostanze. Quando si interviene con il laser, si parla, più precisamente, di laserterapia selettiva. Trattandosi di uno strumento impiegato in interventi di chirurgia e considerato che il suo impiego richiede una certa attenzione, è opportuno considerare tale sussidio solo nei casi in cui sia effettivamente necessario, senza abusi che anzi potrebbero in alcuni casi peggiorare il quadro clinico del paziente, con l'insorgere, ad esempio, di cicatrici ed ustioni. I laser moderni sono impiegati con successo per il trattamento di eritrosi ed altre problematiche similari, e la tecnologia ha fatto notevoli passi avanti in questo frangente, nel corso del tempo; basti pensare che con vecchi tipi di laser, dopo il trattamento, spesso comparivano, nelle zone trattate, fastidiose ed antiestetiche croste. La laserterapia consiste quindi nell'emisisone di energia a ben precise lunghezze d'onda, che colpisce in modo selettivo i capillari malati dopo avere attraversato la pelle; il calore generato dal fascio laser distruggerà quindi i capillari malati, che verranno successivamente rimpiazzati automaticamente da capillari sani. Per ottenere i migliori benefici sono in genere necessarie diverse sezioni laser. Esistono diversi tipi di laser impiegabili per il trattamento dell'acne rosacea, quali il DYE-Laser ed il Laser Nd-YAG L.P.; quest'ultimo, utilizzato nel modo opportuno, con l'ausilio di opportune modalità di raffreddamento cutaneo, ha dimostrato di essere un ottimo strumento impiegabile contro la rosacea, capace di fornire ottimi risultati ad un bassissimo prezzo di effetti collaterali che, in alcuni casi, risultano del tutto assenti. In realtà è possibile unire i benefici di entrambi i tipi di laser con l'utilizzo del metodo del doppio passo, una tecnica bifasica in cui il raggio energetico del laser viene impiegato con una successione di impulsi ad intensità relativamente modesta, invece che con un unico impulso ad alta intensità; il trattamento prevede dunque due fasi in cui, nella prima, si utilizza il DYE-Laser, e nella seconda si utilizza il Laser Nd-YAG L.P. con impulsi di entità tale da ridurre al minimo, se non addirittura da azzerare, gli effetti collaterali del trattamento; con questa metodica si ottiene anche una situazione di minor dolore per il paziente. Il principio base del funzionamento di questa tecnica combinata si basa sul fatto che il primo laser, il DYE-Laser, scalda l'emoglobina in modo tale che la l'ossiemoglobina si trasforma in metaemoglobina, eventualmente creando la porpora, e quest'ultima molecola è particolarmente in grado di assorbire la lunghezza d'onda del secondo laser, il Laser Nd-YAG. Poiché il trattamento con il metodo del doppio passo risulta più efficace quando si crea la porpora, che permane da una a due settimane circa, questa tecnica è particolarmente utilile per operare su parti del corpo non visbili perché coperte da indumenti, quali le gambe, laddove cioè al paziente venga risparmiato almeno il disagio psicologico dovuto a teleangiectasie non evidenti all'esterno. In ogni caso, in funzione del fatto che per il paziente sia accettabile o meno un temporaneo peggioramento delle sue condizioni estetiche dovute alla generazione di porpora, dovrà essere valutato opportunamente, assieme al proprio medico, se utilizzare laser il cui trattamento dia vita a generazione di porpora, oppure se utilizzare laser purpura-free, sebbene questi ultimi diano vita, in genere, a benefici minori. |
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